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Scheda Informativa del Corso di Alta Formazione in Mediazione Penale e Penale Minorile

Il mediatore minorile é un professionista chiamato a svolgere il proprio  ruolo professionale sia all’interno del sistema della Giustizia Penale sia all’interno di  strutture  educative e rieducative.

Il mediatore è un terzo neutrale che ha il compito di favorire la comunicazione tra due o più soggetti ( anche minori) in conflitto, con esiti più costruttivi della giustizia penale. L’ applicazione del sistema di mediazione penale minorile ha consentito di armonizzare competenze giuridiche, pedagogiche, psicologiche e metodologiche assicurate dai diversi professionisti che interagiscono nel contesto giudiziario con il fine ultimo di favorire percorsi di risocializzazione dei minori autori di reato. Negli anni più recenti, la mediazione si è affermata in diversi ambiti familiare, civile, sociale, culturale, penale e si stà rivelando di particolare utilità nel settore della giustizia minorile. Il corso di mediatore penale e penale minorile ha l’obiettivo di formare gli operatori in metodologie efficaci nella gestione delle procedure di mediazione penale.

La Mediazione Penale, alla luce delle linee guida della Raccomandazione n° 19 (99) del Consiglio d’Europa è un “procedimento che permette alla vittima e al reo di partecipare attivamente, se vi consentono liberamente, alla soluzione delle difficoltà derivanti dal reato con l’aiuto di un terzo indipendente (mediatore) ”.

Con la Giustizia ripartiva, di cui la Mediazione Penale ne costituisce una delle forme più compiute, è data attenzione all’aspetto personale e sociale che investe il crimine.

Come spiega uno dei suoi fondatori Howard Zehr, la “restorative justice” si distingue dal modello di Giustizia tradizionale che tende a considerare astrattamente il reato come “violazione di una norma” e la pena come “conseguenza giuridica” che sanziona tale condotta.

Quando noi parliamo di Giustizia, ci riferiamo molto spesso al sistema che prevede:

  • per chi ha commesso un reato, di essere retribuito attraverso l’applicazione di una pena che richiami il male che ha fatto;
  • per la vittima, di soddisfare il desiderio (per altro negativo) di vendetta.

Per il resto sia la vittima sia il responsabile del suo dolore sono lasciati completamente da soli.

Diversamente, la Restorative Justice propone una sorta di equazione per la quale “Il crimine è una violazione delle persone e delle relazioni interpersonali; le violazioni creano obblighi; l’obbligo principale è quello di ‘rimediare ai torti commessi’ (‘per rimediare ai torti’)“.

La Giustizia Ripartiva, coinvolgendo il reo, la vittima e la comunità, tende a dare una risposta al reato attraverso la ricerca di possibili soluzioni agli effetti negativi e devastanti generati dall’azione criminosa e al fattivo impegno di porvi rimedio; essa si presenta come una possibilità di scelta alla risposta della trasgressione.

Suo obiettivo non è la punizione del reo bensì la rimozione delle conseguenze del reato attraverso l’attività riparatrice da parte dello stesso: vittima e reo con l’aiuto del mediatore (figura terza e imparziale) diventano protagonisti del processo.

Nella mediazione penale, dunque, la vittima ha la possibilità di gridare il proprio dolore, e far emergere i propri bisogni e i propri interessi mentre, il reo avrà la possibilità di adoperarsi in favore della vittima rimediando al suo crimine. La paura piuttosto che il disagio o il rancore verso chi ha operato ai suoi danni se non sarà né potrà essere gestita dalle istituzioni, al contrario, avrà la possibilità di essere gestita attraverso il canale comunicativo offerto dalla mediazione:

  • la vittima avrà la possibilità oltre che di avere risposte alle sue domande anche di esprimere l’impatto che il reato subito ha avuto sulla sua persona e nella sua vita;
  • l’autore del reato, messo di fronte a ciò che ha commesso, avrà la possibilità di compiere un gesto positivo che può essere anche “simbolico” verso il danneggiato.

La mediazione penale è dunque un percorso di incontro, confronto e dialogo tra il reo e la vittima del reato, per permettere il passaggio dalla violenza al riconoscimento della sofferenza, dal disordine alla costruzione di un nuovo ordine. Quale procedura, volontaria, informale e flessibile, permette, ove possibile, di evitare la pena e, in certi casi, anche il processo “cercando di superare la logica del castigo”.

La mediazione penale si pone dunque quale strumento di riconciliazione tra autori di reato, vittime e società, in cui le parti sono coinvolte in prima persona e l’obiettivo del mediatore è quello di trasformare la relazione “tra antagonisti” in relazione “tra persone che si assumano responsabilità

La mediazione penale viene costantemente ricollegata alla concezione della “giustizia riparativa”, cioè di «un modello di giustizia che coinvolge la vittima, il reo e la comunità nella ricerca di soluzioni al conflitto, allo scopo di promuovere la riparazione, la riconciliazione e il rafforzamento del senso di sicurezza»

Questa “nuova giustizia” attraverso lo strumento della mediazione vuole tutelare la vittima del reato attraverso la riparazione spontanea del danno (economico, fisico e psicologico) e consente all’autore di recuperare la stima di sé riconoscendosi nella capacità di compiere un atto positivo. La mediazione, in quanto forma di gestione e non di risoluzione del conflitto è un gioco in cui o vincono tutti o non vince nessuno.

IL CORSO E’ RIVOLTO A:

– Lauretati in Materie Giuridiche, Umanistiche e Sanitari: Avvocati, Assistenti Sociali, Psicologi, Educatori, Pedagogisti, Sociologi.

– Laureandi in materie Giuridiche, Umanistiche e Sanitarie purchè entro la fine del corso abbiano conseguito il titolo di laurea anche triennale.

Il corso di alta formazione in Mediazione Penale e Penale Minorile ha durata totale di 200 ore di cui 160 ore di formazione in aula e 40 ore di stage presso strutture pubbliche e private dove si effettua la mediazione penale.

  • Conflitti e mediazione, acquisire una conoscenza generale dei diversi ambiti applicativi della mediazione e dei diversi modelli e delle loro differenze metodologiche.
  • La Mediazione secondo il modello umanistico (J. Morineau): sesibilizzazione a una cultura dell’incontro, dello scambio comunicativo e dell’ascolto al fine di prevenire i conflitti ed evitare che il loro inasprirsi assuma rilevanza penale ed indebolisc ail legame sociale
  • La mediazione penale minorile: definizione e ambiti di intervento
  • Il ruolo e la formazione del mediatore penale minorile
  • Modelli e fasi della mediazione penale
  • Modelli e tecniche di mediazione penale: esperienze internazionali a confronto.
  • Deontologia della Madiazione
  • Giustizia Riparativa
  • Elementi di Psicologia dell’età evolutiva – Marginalità sociale e devianze minorili
  • Profilo psicologico del reo e della vittima
  • Elementi di Vittimologia
  • Elementi di Psicopedagogia  penitenziaria
  • Comunicazione, Emozioni e comprensione
  • La pedagogia familiare per gli interventi a sostegno dei nucli familiari
  • Elementi di diritto penale minorile
  • Elementi di diritto processuale penale minorile: i principi del processo penale minorile
  • Modelli organizzativi dei Servizi Sociali per i minori:organizzazione e competente
  • La famiglia criminale
  • Elementi di devianza minorile
  • Elementi di diritto di famiglia
  • Il sistema della giustizia minorile
  •  I servizi di mediazione penale minorili: caratteristiche e potenzialità

I NOSTRI DOCENTI

  1. CHIARA GRECO: Assistente Sociale, Mediatrice Familiare, esperta in welfare e management sanitario.
  2. ANNAMARIA CASABURI: Giurista, Giudice Onorario del Tribunale dei Minori di Lecce, Criminologa, Mediatrice familiare e scolastica.
  3. EMILIA PUGLIESE:Pedagogista, Mediatrice Familiare Aimef, esperta in processi educativi, mediatrice penale e scolastica, Vice – Presidente AiMePe.
  4. TIZIANA RECCHIA: Mediatrice Familiare Aimef, Coordinatrice del Servizio di Mediazione di Brindisi.
  5. MARIELLA PILATO: Mediatrice Penale e direttrice scientifica dell’AiMePe
  6. CRISTINA CIAMBRONE: Presidente AiMePe, Mediatrice familiare, Mediatrice penale minorile, Mediatrice scolastica, dott.ssa in Servizio Sociale
  7. MARIA ESPOSITO: Psicologa e Psicoterapeuta, Psicodiagnostica clinica e giuridica peritale, Sessuologa, Esperta in devianza minorile.
  8. CECILIA CAFORIO: Assistente Sociale Specialista, Coordinatrice USSM Brindisi
  9. GIOVANNA LONGO: Assistente Sociale Specialista, Direttrice UEPE Brindisi
  10. GIUSEPPE CENTOMANI: Dirigente Centro per la Giustizia Minorile di Puglia e Basilicata
  11. DOMENICO LOBASCIO: Assistente Sociale specialista, Funzionario UEPE Bari

Il Master è riconosciuto dall’AiMePE (Associazione Italiana Mediatori Penali)

Per Gli Assistenti Sociali iscritti all’alba dell’Oridine degli Assistenti Sociali della Regione Puglia vengono riconosciuti dallo stesso 40 Crediti.

Patrocinato dal Ministero di Grazia e Giustizia e dalla Cooperativa Siderea

Il Master in Mediaizone Penale e Penale Minorile ha un costo totale di € 1.100 con le seguenti modalità di pagamento:

  • Unica soluzione con sconto del 3%
  • Soluzione Rateale con versamento all’atto di iscrizione di € 200 e a scelta:

10 RATE DA € 90

5 RATE DA € 180

2 RATE DA € 450

IBAN: IT46V0311179200000000003392

INTESTATARIO: Accademia di Sviluppo Socio – Educativo

Il mediatore minorile é un professionista chiamato a svolgere il proprio  ruolo professionale sia all’interno del sistema della Giustizia Penale sia all’interno di  strutture  educative e rieducative. Lo sbocco professionale per questa figura è pertanto rappresentato dall’impiego presso i Servizi di Mediazione pubblici e privati presenti sul territorio Nazionale. Può operare all’interno di equipe costituite da operatori giuridici e psicosociali qualora l’intervento tecnico di mediazione venga richiesto da:

  • il Procuratore della Repubblica c/o il Tribunale per i minorenni
  • il Tribunale per i minorenni (Collegi GUP  e di dibattimento)
  • dai servizi minorili della Giustizia e dagli Enti locali,
  • dai legali delle parti
  • dai diretti interessati

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Presidente A.S.S.E. A.p.S.: Dott.ssa Emilia Pugliese

cell: 3289323977

email: asseaps@gmail.com | emiliapugl2014@libero.it